Cloud: quanto è importante per le aziende che vogliono innovare?

Cloud

É risaputo che il tessuto economico-produttivo italiano è formato non solo da grandi multinazionali ma da una maggioranza di piccole e medie imprese considerando anche le micro-realtà a conduzione familiare.

Il Cloud: quanto è importante per le aziende?

Nel corso dei decenni MDM, come tante aziende, ha dovuto superare innumerevoli sfide e cambiamenti del mercato fino ad arrivare ai giorni nostri in cui dobbiamo persino fronteggiare una pandemia mondiale!

Il tutto in aperta concorrenza con colossi dai budget illimitati.

Da ogni problematica nasce un’opportunità: è un mantra che ripetiamo da sempre, ma non basta!

Bisogna andare oltre…

Alle società è spesso richiesto di prevenire le problematiche cercando di giocare d’anticipo con un’azione proattiva se si vuole crescere per conquistare e imporsi sul mercato.

E’ qui che entra in gioco il “CLOUD”.

Quanto è importante per le aziende che vogliono innovare?

Quando le aziende ci contattano per la prima volta, in merito al “CLOUD”, cosa ci chiedono?

Da un sondaggio è emerso che la domanda / riflessione più riscontrata è: “I nostri competitor, clienti e fornitori lavorano già tutti nel “CLOUD”! Cosa dobbiamo fare per aggiornarci?!”

Cambiano le parole, le virgole, i toni, ma il concetto persiste.

A tal proposito si nota una certa ansia e confusione che traspare dalle perplessità durante le call.

La prima nostra risposta a quest’argomento di ampio respiro è di procedere con calma e ordine, come si fa a scuola nelle migliori progressioni didattiche.

“Calma e andiamo per passi” (Risposta classica dei nostri tecnici NDR)

Iniziamo con il capire che cosa sia questo famigerato “CLOUD”

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Il “CLOUD” non è un universo parallelo da cui non si sa come entrare se non attraverso qualche mistico trucco come direbbe qualcuno nel famoso film di “Stargate”.

Direttamente da Roland Emmerich era nata una famosa domanda icona dell’informatica: “Lei avrebbe risolto in due settimane quello che loro non hanno risolto in due anni?

In realtà per analizzare meglio il problema “CLOUD” bisogna fare un passo indietro…

Che cosa significa “CLOUD”

Tradotto dall’inglese, “CLOUD” significa nuvola ed è la rappresentazione ideografica del concetto di “internet”.

Internet, nato come un contenitore globale di informazioni accessibili ovunque (casa, ufficio, mare, in aereo, …) e da chiunque, si è evoluto nei decenni, arrivando ai giorni nostri a contenere non solo informazioni di varia natura (private e pubbliche), ma anche in particolar modo di servizi di ogni genere.

Tutti noi abbiamo una casella di posta, magari gratuita fornita da un provider (ad esempio Google, Microsoft, Aruba, Libero, Alice …). In questo modo stiamo utilizzando il “CLOUD” in maniera inconsapevole.

Da questo piccolo esempio si può notare come usufruiamo di un servizio di posta elettronica senza dover gestire una infrastruttura informatica (server, nas, router, switch, licenze, …).

Basta collegarsi ad un portale attraverso un browser (Google Chrome, Microsoft Edge, Firefox Mozilla, Apple Safari, …) e attraverso l’inserimento di un nome utente e una password si accede direttamente alla propria casella di posta.

Tutto in maniera molto semplice e funzionale.

Attraverso questo concetto possiamo immaginare di trasferire in “CLOUD” altri servizi fondamentali per il business della nostra azienda.

Cos’è il “CLOUD”?

Stiamo parlando di un contenitore che può ospitare un elevato numero di informazioni come, ad esempio, il software gestionale per la contabilità, le paghe, la gestione del magazzino, vari database, aree di storage.

In questo involucro possiamo salvare tutti i nostri file, creare i backup e avvalerci di servizi aggiuntivi più o meno complessi come ad esempio traduttori, convertitori e molto altro che non necessitano più di essere installati su server aziendali come si faceva prima dell’avvento del “CLOUD”!

Questo sistema è sicuro e garantito attraverso diversi livelli di sicurezza che si avvalgono di determinati requisiti che riprendono gli standard a livello mondiale.

In conclusione, andare nel “CLOUD” non significa avere un’esperienza trascendentale ma più concretamente iniziare a rendere disponibili gli strumenti di business ovunque si è in qualunque momento, focalizzando gli sforzi lavorativi sul business e sempre meno sulla gestione dell’infrastruttura IT che vi sta dietro.

L’importanza del Cloud per rinnovare le aziende

  1. Un costo di gestione basato solo sull’effettivo utilizzo dei servizi e l’effettiva quantità di utenti.
  2. Una gestione centralizzata e semplificata di questi.
  3. Livelli di sicurezza elevati e sempre aggiornati agli standard mondiali; saranno i fornitori della piattaforma “CLOUD” ad aggiornare i loro sistemi senza che voi dobbiate tenervi aggiornati.
  4. Alta disponibilità dei servizi h24 e 7/7

A questo punto è fondamentale per una società implementare la propria struttura e utilizzare al meglio e con tutte le sue potenzialità il Cloud.

…In futuro?

L’utilizzo del Cloud per chi avrà anticipato i tempi, sarà un ritorno al passato che tutti vedranno come futuro.

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