Il vero motivo per cui molti progetti digitali falliscono (e come evitarlo)
Perché Serve una Figura di Collegamento tra Azienda Cliente
Perché Serve una Figura di Collegamento tra Azienda Cliente e Software House nei Progetti Digitali: Una Scelta Strategica per il Successo
Nel contesto attuale, dove la digitalizzazione è diventata una leva fondamentale per la competitività delle PMI, sempre più aziende si affidano a soluzioni software per ottimizzare processi, gestire dati e offrire esperienze migliori ai clienti. Tuttavia, nonostante gli investimenti crescenti, una parte significativa dei progetti digitali fallisce o non raggiunge i risultati attesi. Perché accade? È importante notare che in molti casi, i motivi per cui i Progetti digitali falliscono possono essere ricondotti a una serie di fattori critici. I Progetti digitali falliscono per mancanza di chiarezza e comunicazione tra le parti coinvolte.
Comprendere perché i Progetti digitali falliscono è fondamentale per migliorare il tasso di successo delle iniziative future.
Quando si parla di progetti digitali falliti, è fondamentale analizzare le cause profonde. Troppo spesso, i Progetti digitali falliscono a causa di aspettative non realistiche o di una scarsa pianificazione iniziale.
La comunicazione inefficace è uno dei principali motivi per cui i Progetti digitali falliscono. Le parti coinvolte devono collaborare attivamente per garantire che le esigenze siano comprese e rispettate.
1. Scarsa comprensione reciproca tra azienda cliente e software house
Il linguaggio tecnico degli sviluppatori spesso non coincide con quello del business. L’azienda cliente fatica a tradurre i propri bisogni in specifiche chiare, mentre la software house interpreta le richieste secondo logiche tecnologiche, talvolta lontane dal contesto operativo reale.
2. Cambi continui in corso d’opera (scope creep)
La mancanza di una visione strutturata porta spesso a modifiche continue al progetto. Questo genera ritardi, aumento dei costi e insoddisfazione reciproca.
Un altro aspetto da considerare è che molti Progetti digitali falliscono a causa della mancanza di risorse adeguate e competenze specifiche nel team di lavoro.
Infine, l’assenza di una figura di riferimento nel processo di sviluppo è un fattore cruciale per cui i Progetti digitali falliscono, poiché la leadership è essenziale per il successo.
Per affrontare il problema dei Progetti digitali falliscono, è importante stabilire un piano chiaro e obiettivi precisi fin dall’inizio.
Adottare metodologie agili può migliorare le possibilità che i Progetti digitali falliscono vengano ridotti e che il risultato finale soddisfi le aspettative.
3. Inadeguata gestione delle tempistiche e delle priorità
Molte PMI non dispongono di competenze interne dedicate alla gestione di progetti IT. Di conseguenza, si sottovalutano tempi di consegna, fasi di test e attività di formazione.
4. Mancanza di ownership interna
Spesso il progetto viene vissuto come “un’attività dell’IT” o “qualcosa che fa il fornitore”, perdendo così l’attenzione sul cambiamento organizzativo che comporta. Senza un coinvolgimento attivo degli stakeholder aziendali, il progetto resta confinato alla tecnologia.
In effetti, la pianificazione e l’esecuzione sono fondamentali per evitare che i Progetti digitali falliscono e per garantire risultati efficaci.
5. Debolezza nella gestione del cambiamento
Implementare un nuovo software implica rivedere processi, abitudini, responsabilità. Se questo aspetto non viene accompagnato con un percorso di change management, l’adozione sarà lenta o addirittura ostacolata.
È essenziale anche preparare un quadro di monitoraggio dei progressi, in modo da individuare tempestivamente eventuali problemi che potrebbero portare a situazioni in cui i Progetti digitali falliscono.
Per affrontare queste sfide, un approccio sempre più adottato è l’introduzione di una figura di collegamento tra l’azienda cliente e il fornitore software, con competenze ibride: comprensione del business, padronanza della metodologia progettuale e conoscenza del linguaggio tecnico.
Questa figura può essere un Project Manager funzionale, un Business Analyst o un Digital Transformation Consultant. Il suo compito non è sviluppare codice, ma garantire che i requisiti aziendali siano tradotti in soluzioni efficaci, facendo da interprete tra le parti e facilitando il dialogo.
Molte aziende stanno imparando dai Progetti digitali falliscono per migliorare le loro strategie future e ridurre il rischio di insuccessi.
1. Maggiore efficienza nell’implementazione
La chiave del successo risiede nell’analisi dei fattori che fanno sì che i Progetti digitali falliscono, affinché si possano adottare misure preventive efficaci.
Investire in formazione e supporto può fare la differenza, prevenendo situazioni in cui i Progetti digitali falliscono.
Con un coordinamento strutturato delle attività, i progetti seguono un piano chiaro, con milestone, responsabilità e deliverable definiti. Il tempo dei team interni e del fornitore viene ottimizzato, riducendo i cicli di revisione e le attese.
Esempio: In un’azienda manifatturiera, il Project Manager interno ha facilitato il passaggio a un nuovo sistema ERP, anticipando i colli di bottiglia nei flussi logistici e risparmiando oltre 2 mesi di lavoro grazie a un test plan ben orchestrato.
2. Maggiore tracciabilità e controllo
Attraverso strumenti di project management e report periodici, l’azienda ha piena visibilità sullo stato di avanzamento. Il monitoraggio di budget, tempi e qualità diventa trasparente, favorendo decisioni tempestive.
Scenario: Una PMI del settore servizi ha adottato un approccio agile con sprints monitorati settimanalmente, grazie alla presenza di un facilitatore interno che comunicava con la software house. Risultato: consegna del portale clienti in anticipo rispetto alla tabella di marcia.
3. Riduzione del rischio di incomprensioni
In conclusione, comprendere perché i Progetti digitali falliscono è fondamentale per il miglioramento continuo e il successo futuro delle iniziative aziendali.
Solo con una strategia chiara e obiettivi ben definiti, le aziende possono evitare che i Progetti digitali falliscono e realizzare le loro aspirazioni di digitalizzazione.
La figura ponte si occupa di formalizzare i requisiti, definire use case, validare prototipi. Questo riduce drasticamente il rischio di fraintendimenti che portano a soluzioni lontane dalle aspettative.
Esempio: In un progetto di CRM, l’assenza iniziale di una figura intermediaria aveva portato alla creazione di un sistema inutilizzabile dal team commerciale. Dopo l’introduzione di un Business Analyst, il sistema è stato riprogettato secondo i reali flussi di lavoro.
4. Maggiore coinvolgimento degli utenti interni
La figura di collegamento non lavora da sola, ma coinvolge i key user, organizza workshop e facilita l’adozione del nuovo sistema, supportando anche la formazione. Questo crea engagement e senso di ownership.
Scenario: Un’impresa del settore food ha implementato un’app mobile per gli agenti di vendita. Grazie a un PM intermedio che ha fatto da tramite con i venditori sul campo, le funzionalità sono state adattate in modo puntuale, aumentando l’uso attivo dell’app del 70%.
5. Flessibilità e adattabilità durante il progetto
La presenza di un punto di riferimento costante permette di adattare il progetto alle evoluzioni dell’azienda senza perdere la rotta. Eventuali modifiche vengono valutate con metodo, evitando il caos.
Esempio: In una startup in crescita, la roadmap tecnologica ha subito cambiamenti per esigenze di mercato. Il PM interno ha aggiornato il piano in collaborazione con la software house, evitando blocchi e salvaguardando la coerenza del sistema.
Troppo spesso si guarda a queste figure come a un “costo accessorio”. In realtà, sono un investimento strategico per salvaguardare l’efficacia, la puntualità e la qualità del progetto. In molte aziende di successo, questa figura esiste già, anche solo come consulente esterno temporaneo, ed è considerata un acceleratore di valore.
I progetti digitali non sono solo upgrade tecnologici, ma trasformazioni organizzative. Perché funzionino, serve qualcuno che conosca la partitura di entrambe le realtà: azienda cliente e software house. Una figura ponte, capace di tradurre, orchestrare, negoziare e guidare.
Per molte PMI, questa può fare la differenza tra un progetto costoso e un progetto di successo.
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